Pareri su Tomi di Progetto di Strutture di Antonio Migliacci

francesco

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Sono un Ingegnere piuttosto giovane, e sono tentato dall'acquisto dei due tomi di Progetto di Strutture di Antonio Migliacci, i due tomi sono molto datati essendo stati realizzati nella seconda metà degli anni 60, secondo il parere di coloro che conoscono l'opera, avrebbe senso oggi acquistarli, non per metterli in biblioteca
 
Ciao Francesco
Io, invece, sono un ingegnere piuttosto vecchio e il prof. Migliacci è stato mio docente di Progetti di Strutture.
I due tomi che ha scritto sono belli, ma ormai datati.
Ti consiglio di studiare su qualcosa di più recente.
Ad esempio per il cls puoi usare il testo sotto indicato alternativo in 2 volumi.
Per l'acciaio consiglio il testo di Vincenzo Nunziata "Teoria e pratica delle strutture in acciaio".
Entrambi i volumi contengono esempi di calcolo essenziali per comprendere le formule.
I colleghi più giovani ti potranno consigliare testi più aggiornati.
Purtroppo le cose da studiare sono molte e devi puntare su testi pratici.
Altra fonte di studio importantissima sono i corsi di istruzione dei programmi di calcolo.
Devi "sposare" almeno un software e studiarlo a lungo.
Ciao.
Testo1.jpg
 
La ringrazio molto per il suo consiglio, io ho un debole per i vecchi trattati, di Scienze delle Costruzioni possiedo i 4 tomi dell'intramontabile Odone Belluzzi, ma chiaramente la tecnica delle costruzioni è un'altra cosa. Grazie e Buon Natale
 
I 4 tomi di Odone Belluzzi sono un capolavoro.
Inutile dirti che ce li ho anch'io.
La trattazione teorica di un argomento è spesso incomprensibile ma, dopo, seguono decine di esempi pratici che chiariscono sia il metodo, sia la teoria.
Erano il riferimento indiscusso per eventuali dubbi sui problemi di ingegneria.
In quei libri ci sono problemi di ingegneria risolti coi "metodi energetici" che ora non si insegnano più.
Purtroppo, ora, quei libri sono troppo distanti dalle nuove NTC 218 e dal metodo agli Stati Limite.
Non esiste, oggi, un testo equivalente per gli Stati Limite e, sopratutto, alle nebulose teorie non segue un sufficiente e completo sviluppo pratico di esempi in forma manuale che indichi con chiarezza il procedimento di calcolo.
Non rimpiango i tomi di Odone Belluzzi perchè riconosco un grosso avanzamento culturale del calcolo agli Stati Limite rispetto alle Tensioni Ammissibili, ma rimpiango molto il metodo di Odone Belluzzi:
Prima si espone la teoria, poi seguono tanti esempi pratici sviluppati manualmente che chiariscono la teoria e indicano il metodo di calcolo.
Oggi si espongono teorie incomprensibili per la cui realizzazione pratica ci si affida a programmi di calcolo altrettanto incomprensibili.
Poi, all'atto pratico, ci si accorge di non saper calcolare manualmente l'indice di vulnerabilità sismica neppure di un palo della luce. La cosa dovrebbe farci riflettere.
Ciao a tutti.
 
Migliacci é stato anche un mio professore.
Ho anche sostenuto l'esame di laurea con lui e con Leo Finzi perché quel giorno il mio relatore ( Prof. Catania ) non si é presentato.
Bravi tutti, sicuramente, specialmente Finzi.
Ma una banda di traditori.
Dopo averci fatto il culo solo e soltanto sulle tensioni ammissibili all'improvviso si cambia. Tutti stupidi ed obsoleti.
E loro tutti zitti.
Ma vada via el settbell !!!
Vivano sempre le T.A.
 
Mi fa piacere sentire questi nomi perché anche io sono stato loro allievo (Finzi, Catania e Migliacci).
A mio parere gli SL sono favolosi ma il problema è che sono stati presentati affiancati da norme di dettaglio devastanti.
Abbiamo avuto il problema che le teste che hanno partorito le norme non andavano affatto d'accordo e hanno dato veramente i numeri.
Gli operatori del settore hanno associato gli SL a queste norme di dettaglio facendo di tutta l'erba un fascio.
Io però direi che i libri di Migliacci sono dei gioielli a cui non si può rinunciare. A me Migliacci è sempre piaciuto per la sua capacità di saper divulgare la materia.
Sono veramente rimasto sorpreso dalla sua capacità di trasmettere anche i concetti della progettazione. Non credevo fosse possibile su carta.
Associo spesso Migliacci a Feynman per la capacità di saper spiegare. Trovo sulla stessa strada anche Benedetto Cordova.
Poi chiaramente è necessaria una certa flessibilità per adattare il passato al presente.

@Betoniera
Ma che dici (tono scherzoso). A Milano so che hanno usato i libri del Leone Corradi dell'Acqua (altro mio professore) nei corsi di Scienza delle Costruzioni che praticamente usa solo metodi energetici. Tra l'altro consiglio di avere nella propria biblioteca anche i suoi libri di Meccanica delle Strutture e se lo trovate anche il suo vecchissimo libro sull'instabilità.
 
Che ricordi: Finzi (Scienza delle Costruzioni I), Maier (scienza delle Costruzioni II), Ballio (Costruzioni in acciaio), Migliacci (progetti di strutture), Corradi dell'Acqua (Instabilità delle strutture), Catania (Statica delle strutture prefabbricate) solo per citarne alcuni. E poi Toniolo (conosciuto ad un Convegno) ed il compianto Mola (avuto come D.L. o collaudatore in vari lavori che ho progettato).
Per quanto riguarda il metodo di calcolo, forse è dipeso anche dal periodo: all'università non si è parlato altro che di S.L. (fine anni '80, inizio anni '90). Per le T.A. ho dovuto poi affidarmi ai ricordi da Geometra (ma anche lì ho avuto un Docente di Costruzioni, purtroppo morto giovane, che al quinto anno aveva cominciato ad introdurre il concetto di Metodo Semiprobabilistico agli Stati Limite).
Io non rimpiango affatto le T.A. ma sicuramente preferivo l'approccio agli S.L. del D.M.96 che, di fatto, era semplicemente un'annesso nazionale agli Eurocodici. Poi, da buoni italiani, abbiamo voluto fare gli sboroni e giù di Ordinanza 3274 (una c.....a pazzesca), di DM05 (praticamente inapplicabile e con i contenuti dei vari capitoli che si contraddicevano continuamente), di DM08 (accettabile ma ancora con grossolani errori, basti pensare al calcolo della staffatura in zona critica dei pilastri che era concettualmente sbagliata anche in termini di unità di misura)...
 
Citiamone altri: Jamiolkowski ( Geotecnica ), Tonti ( Meccanica razionale ), Martinez ( Ponti ), Citrini ( Idraulica ), Lomazzi ( Geometria ), Castiglioni ( Dinamica delle strutture ).
 
sul problema TA-SL non so se può essere utile questa discussione su Industria Italiana del Cemento, n. 5 del 1979 che seguiva ad una proposta di Pagano e Lenza di unificazione e ad un'altra di Sanpaolesi (articoli che non ho);
c'è anche un lungo intervento del prof. Migliacci
 

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P.S. per restare nel tema della discussione, secondo me i due volumi di Migliacci restano sempre utili, al di là dell'evoluzione tecnologica (che nell'edilizia per la verità non vedo tanto, tranne qualcosa) , perché sono libri pratici e quindi sono una guida per il lavoro
 
questi libri un po' datati, utili più nhei concetti, che negli esempi ecc, si trovano ababstanza liberamenet in giro

però per come è fatto il ns mondo, quando si è alle prime armi

più che un migliacci, un santarella, un tommasi, un giordano, un cordova, un mazzolani, un mastrodicasa ecc

serve un moderno nunziata, che purtroppo non esiste
 
I 4 tomi di Odone Belluzzi sono un capolavoro.

fu una delle prime cose che mi comprai appena racimolato il denaro dei primi lavoretti

però (col senno di poi) è un testo di scienze con esempi fatti anche con metodi pratici come usava tanto all'epoca (si semplificava tutto non avendo a disposizione enromi strumenti di calcolo) e a dire la verità oltre al piacere di possederlo, altro non mi ha dato
 
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