Plinti a bicchiere per strutture prefabbricate e gerarchia resistenze

Massimiliano

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Buongiorno, devo dimensionare delle fondazioni alla base di una struttura in parte prefabbricata e in parte in opera.
Il prefabbricatore mi ha fornito i carichi al piede nelle varie combinazioni ma ho preferito modellare anche la struttura prefabricata per tener conto delle interazioni con le strutture in opera connesse (mi sono accuratamente confrontato col l'ingegnere progettista per adottare le medesime scelte e carichi).
Erano anni che non affrontavo il problema e ho scoperto che, per la verifica dei bicchieri sovrastanti i plinti, è richiesto il rispetto della gerarchia delle resistenze.
Com'è possibile quindi dimensionare i plinti a bicchiere, com'è pratica comune, senza modellare i pilastri e la relativa armatura?
Uso Sismicad e il programma giustamente, dopo l'inserimento dell'armatura del plinto, avverte che la verifica non è soddisfatta in quanto le verifiche del bicchiere sono state condotte senza considerare la gerarchia delle resistenze.
Grazie
 
La verifica dei bicchieri in GdR è necessaria (ed obbligatoria) solo se la struttura è stata calcolata con un fattore di struttura superiore a 1.5.
Se il calcolatore della struttura prefabbricata ha, quindi, utilizzato un q>1.5 dovrà fornire anche i Momenti Resistenti dei pilastri corrispondenti ai valori di Ned (azione assiale al piede in condizione sismica).
A questo punto si calcola/verifica il bicchiere con questi valori (amplificati di gamma rd).
 
Per inciso:
- questo è uno dei motivi per cui si tende ad evitare l'utilizzo dei bicchieri in GdR, preferendo il sistema con armatubo, con tirafondi o misto (creando, di fatto, un nodo "bagnato" e garantendo la GdR sovradimensionando le lunghezze di "inghisaggio" delle barre di collegamento);
- ho sempre trovato assurdo sovradimensionare il collare (o bicchiere) ma poi calcolare il plinto con le azioni da analisi...
 
Grazie mille per il chiarimento!
 
E' a vostro parere corretto se lo strutturista delle strutture prefabbricate dimensiona la struttura in CD"B" (es. q=2) e io ri-modello la struttura con q=1.5 (non dissipativa) per dimensionare le fondazioni senza tener conto della GdR?
In qualche corso, ricordo che un professore ammetteva il dimensionamento delle strutture fuori terra incastrate al piede e il calcolo delle fondazioni in modo non dissipativo a parte, ma non ne sono molto sicuro
 
E' a vostro parere corretto se lo strutturista delle strutture prefabbricate dimensiona la struttura in CD"B" (es. q=2) e io ri-modello la struttura con q=1.5 (non dissipativa) per dimensionare le fondazioni senza tener conto della GdR?
In qualche corso, ricordo che un professore ammetteva il dimensionamento delle strutture fuori terra incastrate al piede e il calcolo delle fondazioni in modo non dissipativo a parte, ma non ne sono molto sicuro
E' la norma che te lo concede:
1714421722321.png
Ma attenzione che "non dissipativo" non significa automaticamente q=1.5:
1714421784274.png
 
Ho però adesso un dubbio; nel cap. 7.2.5 si dice che nell'ipotesi di comportamento disispativo, l'azione in fondazione deve essere amplificata per un coefficiente pari a 1.3 in CDA e 1.1 in CDB.
Nella Tabella 7.2.I
1714457962521.png
I coefficienti amplificativi cambiano a seconda della struttura; per strutture prefabbricate in c.a. con pilastri incastrati ad esempio, i coeff. amplificativi sono per CDA 1.35 mentre per CDB 1.2; diversi da quelli del capitolo 7.2.5.

INOLTRE, più sotto nel capitolo (dove ho evidenziato), si dice chiaramente che le strutture di fondazione devono essere progettate attribuendo alla struttura sovrastante un comportamento NON DISSIPATIVO, indipendentemente dal comportamento attributo alla struttura su su essi gravante. Cioè sono obbligato?
Ho un po' di confusione
 
Secondo me stiamo mischiando due aspetti diversi: il "complesso fondazione-terreno" e i collegamenti.
Il primo ha una regola generale con 3 sottocasi (quelli che prima ti ho riportato).
I secondi dipendono dalla struttura.
Poi: "comportamento strutturale non dissipativo" da te evidenziato si riferisce agli elementi di fondazione, che non hanno determinate prescrizioni (ad esempio gerarchia a taglio sulle travi, ecc).
 
Grazie 1000 per la precisazione.
Sentendo l'ingegnere strutturista della struttura prefabbricata dice che, oltre a moltiplicare le sue azioni al piede per 1.2 (tab. 7.2.I), se le moltiplico anche per 1.1 (Cap. 7.2.5) non sono tenuto al rispetto della gerarchia delle resistenze. Dovrei quindi creare un modello "non sismico" (per evitare il controllo delle prescrizioni del cap. 7), al quale apllico ai plinti le azioni al piede fornitemi, moltiplicate per 1.2x1.1=1.32 e così facendo, verifico senza GdR.
E' corretto?
 
La fondazione non può vibrare, per cui logicamente il modello deve essere "non sismico", ma le azioni agenti dalla struttura superiore devono essere amplificate secondo i coefficienti da normativa proprio per "simulare" l'effetto del sisma sull'elevazione e le sollecitazioni trasmesse alla fondazione.​
 
La fondazione non può vibrare, per cui logicamente il modello deve essere "non sismico", ma le azioni agenti dalla struttura superiore devono essere amplificate secondo i coefficienti da normativa proprio per "simulare" l'effetto del sisma sull'elevazione e le sollecitazioni trasmesse alla fondazione.​
Ok; con il coeff. 1.2 per CD"B" e strutture prefabbricate incastrate al piede faccio quello che dici.
Ma l'amplificazione dell'ulteriore coeff. 1.1 mi consente di tener già conto della gerarchia delle resistenze?
 
Ok; con il coeff. 1.2 per CD"B" e strutture prefabbricate incastrate al piede faccio quello che dici.
Ma l'amplificazione dell'ulteriore coeff. 1.1 mi consente di tener già conto della gerarchia delle resistenze?
A mio parere non è corretto procedere in questo modo.
 
In teoria le azioni agenti ai piedi dei pilastri dovrebbero già tener conto del coefficiente di cui parli tu, poi dipende da cosa ti passa chi ha fatto i calcoli in elevazione. Ti allego uno screenshot delle impostazioni del mio software, giusto per farti capire che il procedimento che indichi al software dipende (logicamente) da quello che inserisci, e quello che inserisci dipende da quello che ti invia chi calcola l'elevazione.​
 

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Per completezza, allego la spiegazione delle opzioni riportate nel precedente screenshot.
 

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da quanto capisco quindi, se come mi è stato detto, le azioni al piede sono state calcolate senza sovraresitenza, per il calcolo separato delle fondazioni senza GdR è corretto amplificare con 1.1 per CD"B" (è il caso 2 del tuo software).
 
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