Ciao Filippo 1971.
Quello dei clienti che non pagano è un problema per tutti i professionisti.
Affidarsi alle vie legali è un problema a causa dei tempi troppo lunghi, incompatibili con la gestione del cantiere.
Così si rischia di cominciare a discutere della tua parcella quando il cantiere è finito.
Se tu mandi l'ordine di sospensione lavori, probabilmente non succede niente e l'impresa va avanti a lavorare come se niente fosse.
Anche in caso di vittoria legale, le spese legali sono certe, il pagamento della parcella non è garantito.
Conosco molti colleghi che hanno vinto una causa è la parcella non l'hanno avuta.
Io agirei nel seguente modo.
Richiesta di pagamento per iscritto entro 10 gg avvertendo che, in caso di mancato pagamento, ti dimetterai dall'incarico con comunicazione scritta al Comune di dimissioni (dalla data odierna) dal tuo ruolo di Direttore dei Lavori e di Responsabile della Pratica.
Comunicherai che, in quel caso, i Committenti dovranno nominare un nuovo Direttore dei Lavori e un nuovo responsabile della Pratica edilizia e che i lavori non potranno proseguire in assenza di un nuovo Direttore Lavori e un novo Responsabile della Pratica.
Ovviamente bisogna avere la grinta giusta per fare queste cose e, all'occorrenza, avere un legale per l'assistenza.
Se hai la quasi certezza di non prendere i soldi, una cosa la puoi sempre fare: dimetterti dall'incarico, almeno limiti il danno e poi ti potrai togliere la soddisfazione di dire al cliente "ma vada a quel paese".
A mio avviso il ricorso legale è l'ultima spiaggia e, quasi mai, conveniente.
Ciao.