Studio copertura appesa in travi "americane" in alluminio

Edivad

Well-known member
Messaggi
70
Professione
  1. Dipendente
Anni esperienza
2-5
Regione
  1. Lombardia
CAD/BIM
  1. Autocad
Soft. strutture
  1. Midas GEN
  2. SAP2000
Buongiorno,
sto studiando una copertura di grandi dimensioni in travi "americane", cioè travi a traliccio in allumini tipo quelle che si usano per i palchi, però appesa ad un soffitto. Voevo chiedere se quacuno ha del materiale che vuole condividere su questo tipo di strutture in merito alle verfiche da effettuare (verifiche a flessione delle travi, verifica dei collegamenti, verifica delle saldature ecc.)

grazie
Edivad
 
Ho calcolato molte strutture per il pubblico spettacolo.
L'alluminio è trattato nella EC9 e nella CNR DT 208/2011
Per il calcolo delle travi americane di alluminio puoi fare riferimento alle schede tecniche per carichi standard.
Per carichi generici vanno calcolate come reticolari spaziali.
Avevo fatto un programma per la verifica delle americane, ma non posso allegarlo perchè è fatto in Vbasic ed è legato ad altri programmi.
Posso però mandarti una schermata e un esempio di verifica che dovrebbe chiarire il procedimento.
Ciao
Americane.jpg

Verifica pressoflessione aste reticolari alluminio secondo EC9 #5.9.4
Verifica asta reticolare
Azione assiale di progetto allo slu Nd = kg 2232
Momento di progetto allo slu Md = kgm 0
Materiale EN AW-6082 T6
Tensione di snervamento fy = kg/cm2 2500
Modulo elastico 3.2.5 E = kg/cm2 700000
Fattore di sicurezza 5.1.1 GammaM1 = 1.1
Profilo TuboT 50x2
Area profilo Af = cm2 3.01
Asse di verifica Y
Inerzia sezione Jy = cm4 8.7
Modulo di resistenza elastico Wely = cm3 3.48
Modulo di resistenza plastico Wply = cm3 4.59
Raggio giratore inerzia iy = cm 1.7
Lunghezza asta Ly = cm 50
Coefficiente di vincolo Beta-y = 1
Lunghezza di libera inflessione Loy = 50
Snellezza asta Loy/iy Lamda-y = 29.4
Snellezza limite 3,14*(E/fy)^0,5 Lamda1 = 52.56
Rapporto lamdaS=lamda/lamda1 LamdaS = 0.55
Parametro fi
fi=0,5*(1+0,2*(LamdaS-0,1)+LamdaS^2 fi = 0.7
Fattore di riduzione per instabilità flessionale
Chi=1/(fi+(fi^2+LamdaS^2)^0.5 Chi = 0.88
Parametro che tiene conto della presenza
di saldature localizzate wo wo = 0.75
Parametro che tiene conto della presenza
di saldature localizzate wx 5.9.4. wx = 0.75
Fattore di forma per la flessione che tiene
conto dell'instabilità e dell'addolcimento a2 = 0.56

Azione assiale resistente
NRd=Af*fy/GammaM1 NRd = kg 6840
Momento resistente
MRd=a2*Wel*fy/GammaM1 MRd = kgm 44.29
Verifica 5.9.4 (Nd/(Chi*wx*NRd))^0.8+(1/wo)*((Md/MRd)^1,7)^0,6 < 1

Verifica 0.56 + 0 = 0.56 < 1 ok
 
Ho calcolato molte strutture per il pubblico spettacolo.
L'alluminio è trattato nella EC9 e nella CNR DT 208/2011
Per il calcolo delle travi americane di alluminio puoi fare riferimento alle schede tecniche per carichi standard.
Per carichi generici vanno calcolate come reticolari spaziali.
Avevo fatto un programma per la verifica delle americane, ma non posso allegarlo perchè è fatto in Vbasic ed è legato ad altri programmi.
Posso però mandarti una schermata e un esempio di verifica che dovrebbe chiarire il procedimento.
Ciao
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Verifica pressoflessione aste reticolari alluminio secondo EC9 #5.9.4
Verifica asta reticolare
Azione assiale di progetto allo slu Nd = kg 2232
Momento di progetto allo slu Md = kgm 0
Materiale EN AW-6082 T6
Tensione di snervamento fy = kg/cm2 2500
Modulo elastico 3.2.5 E = kg/cm2 700000
Fattore di sicurezza 5.1.1 GammaM1 = 1.1
Profilo TuboT 50x2
Area profilo Af = cm2 3.01
Asse di verifica Y
Inerzia sezione Jy = cm4 8.7
Modulo di resistenza elastico Wely = cm3 3.48
Modulo di resistenza plastico Wply = cm3 4.59
Raggio giratore inerzia iy = cm 1.7
Lunghezza asta Ly = cm 50
Coefficiente di vincolo Beta-y = 1
Lunghezza di libera inflessione Loy = 50
Snellezza asta Loy/iy Lamda-y = 29.4
Snellezza limite 3,14*(E/fy)^0,5 Lamda1 = 52.56
Rapporto lamdaS=lamda/lamda1 LamdaS = 0.55
Parametro fi
fi=0,5*(1+0,2*(LamdaS-0,1)+LamdaS^2 fi = 0.7
Fattore di riduzione per instabilità flessionale
Chi=1/(fi+(fi^2+LamdaS^2)^0.5 Chi = 0.88
Parametro che tiene conto della presenza
di saldature localizzate wo wo = 0.75
Parametro che tiene conto della presenza
di saldature localizzate wx 5.9.4. wx = 0.75
Fattore di forma per la flessione che tiene
conto dell'instabilità e dell'addolcimento a2 = 0.56

Azione assiale resistente
NRd=Af*fy/GammaM1 NRd = kg 6840
Momento resistente
MRd=a2*Wel*fy/GammaM1 MRd = kgm 44.29
Verifica 5.9.4 (Nd/(Chi*wx*NRd))^0.8+(1/wo)*((Md/MRd)^1,7)^0,6 < 1

Verifica 0.56 + 0 = 0.56 < 1 ok
uno dei mille programmi di betoniera.

le strutture temporanee di spettacolo mi han sempre affascinato e divertito, anche se i palchi su cui ho potuto mettere mano son stati relativamente pochi
 
Ho calcolato molte strutture per il pubblico spettacolo.
L'alluminio è trattato nella EC9 e nella CNR DT 208/2011
Per il calcolo delle travi americane di alluminio puoi fare riferimento alle schede tecniche per carichi standard.
Per carichi generici vanno calcolate come reticolari spaziali.
Avevo fatto un programma per la verifica delle americane, ma non posso allegarlo perchè è fatto in Vbasic ed è legato ad altri programmi.
Posso però mandarti una schermata e un esempio di verifica che dovrebbe chiarire il procedimento.
Ciao
Visualizza allegato 916

Verifica pressoflessione aste reticolari alluminio secondo EC9 #5.9.4
Verifica asta reticolare
Azione assiale di progetto allo slu Nd = kg 2232
Momento di progetto allo slu Md = kgm 0
Materiale EN AW-6082 T6
Tensione di snervamento fy = kg/cm2 2500
Modulo elastico 3.2.5 E = kg/cm2 700000
Fattore di sicurezza 5.1.1 GammaM1 = 1.1
Profilo TuboT 50x2
Area profilo Af = cm2 3.01
Asse di verifica Y
Inerzia sezione Jy = cm4 8.7
Modulo di resistenza elastico Wely = cm3 3.48
Modulo di resistenza plastico Wply = cm3 4.59
Raggio giratore inerzia iy = cm 1.7
Lunghezza asta Ly = cm 50
Coefficiente di vincolo Beta-y = 1
Lunghezza di libera inflessione Loy = 50
Snellezza asta Loy/iy Lamda-y = 29.4
Snellezza limite 3,14*(E/fy)^0,5 Lamda1 = 52.56
Rapporto lamdaS=lamda/lamda1 LamdaS = 0.55
Parametro fi
fi=0,5*(1+0,2*(LamdaS-0,1)+LamdaS^2 fi = 0.7
Fattore di riduzione per instabilità flessionale
Chi=1/(fi+(fi^2+LamdaS^2)^0.5 Chi = 0.88
Parametro che tiene conto della presenza
di saldature localizzate wo wo = 0.75
Parametro che tiene conto della presenza
di saldature localizzate wx 5.9.4. wx = 0.75
Fattore di forma per la flessione che tiene
conto dell'instabilità e dell'addolcimento a2 = 0.56

Azione assiale resistente
NRd=Af*fy/GammaM1 NRd = kg 6840
Momento resistente
MRd=a2*Wel*fy/GammaM1 MRd = kgm 44.29
Verifica 5.9.4 (Nd/(Chi*wx*NRd))^0.8+(1/wo)*((Md/MRd)^1,7)^0,6 < 1

Verifica 0.56 + 0 = 0.56 < 1 ok
Grazie mille Betoniera,
approfitto e ti faccio alcune domande:
- è corretto non effettuare l'analisi simica se la struttura avrà vita nominale inferore ai 2 anni ? (da quanto leggo al capitolo 2.4.1. delle NTC mi sembra che non sidebba considerare il sisma)
- che metodi di calcolo si dovrebbero utilizzare per tener conto di amplificazioni dinamiche dei carchi durante la fase di montaggio?
(ad esempio per il sollvamento della copertura sarebbe sufficiente un coefficiente moltiplicativo dei pesi propri tipo 1.35 ?)
- in genere su una copertura appesa all'interno di un dificio quali carichi accidentali si possono considerare ?
- nel calcolo delle connessioni, ad esempio con spigot, spine e coppiglie si può fare riferimento solo alle schede dei produttori ?

grazie,
Edivad
 
è corretto non effettuare l'analisi simica se la struttura avrà vita nominale inferore ai 2 anni ?
Sì è corretto

ad esempio per il sollevamento della copertura sarebbe sufficiente un coefficiente moltiplicativo dei pesi propri tipo 1.35
Io applicavo 1,2.
E' importante che durante il sollevamento non ci sia sotto nessuno.
Il sollevamento, in ambito spettacolo, avviene con motori elettrici che poi possono essere bloccati a sollevamento avvenuto. Per la sicurezza è meglio mettere una ulteriore fune lenta che interviene in caso di sblocco motore.

in genere su una copertura appesa all'interno di un edificio quali carichi accidentali si possono considerare ?
La copertura, in gergo spettacolo, si chiama tetto.
Sul tetto si arrampicano gli operai per installare luci e impianti (che dovrebbero essere montati a terra).
Bisogna tenere conto di questi carichi.
ATTENZIONE: Occorre controventare le strutture anche in assenza di carichi orizzontali.
In ambito spettacolo le funi a X vengono fortemente osteggiate da quelli che fanno riprese televisive. Insistete perchè vengano messe.

nel calcolo delle connessioni, ad esempio con spigot, spine e coppiglie si può fare riferimento solo alle schede dei produttori
Si deve fare riferimento alle schede dei produttori perchè quelle prescrizioni sono più restrittive rispetto ai risultati del calcolo.
Ciao
 
è corretto non effettuare l'analisi simica se la struttura avrà vita nominale inferore ai 2 anni ?
Sì è corretto

ad esempio per il sollevamento della copertura sarebbe sufficiente un coefficiente moltiplicativo dei pesi propri tipo 1.35
Io applicavo 1,2.
E' importante che durante il sollevamento non ci sia sotto nessuno.
Il sollevamento, in ambito spettacolo, avviene con motori elettrici che poi possono essere bloccati a sollevamento avvenuto. Per la sicurezza è meglio mettere una ulteriore fune lenta che interviene in caso di sblocco motore.

in genere su una copertura appesa all'interno di un edificio quali carichi accidentali si possono considerare ?
La copertura, in gergo spettacolo, si chiama tetto.
Sul tetto si arrampicano gli operai per installare luci e impianti (che dovrebbero essere montati a terra).
Bisogna tenere conto di questi carichi.
ATTENZIONE: Occorre controventare le strutture anche in assenza di carichi orizzontali.
In ambito spettacolo le funi a X vengono fortemente osteggiate da quelli che fanno riprese televisive. Insistete perchè vengano messe.

nel calcolo delle connessioni, ad esempio con spigot, spine e coppiglie si può fare riferimento solo alle schede dei produttori
Si deve fare riferimento alle schede dei produttori perchè quelle prescrizioni sono più restrittive rispetto ai risultati del calcolo.
Ciao
Grazie ancora Betoniera,
volevo chiederti un'ultima cosa,
nel caso in cui la copertura sia formata da un graticcio di travi principali tipo "americana" a sezione rettangolare collegate fra loro e travi secondarie a sezione "piatta" e si volesse fare un modello ad elementi finiti della struttura; si trovano in genere delle schede tecniche in cui sono fornite le proprietà inerziali della trave reticolare?
Modellare direttamente il traliccio mi sembra una via laboriosa.
Evetualmente posso determinare rigidezza flessionale e rigidezza a taglio equivalenti del traliccio (nel caso delle sezioni quadrate pensavo di considerare il doppio delle rigidezze) assegnando le proprietà ad una sezione generica.
Comunque studierò lo schema statico e forse le proprietà inerziali delle travi non influiscono sul valore delle sollecitazioni (taglio e momento flettente).

Grazie,
Edivad
 
... nel caso in cui la copertura sia formata da un graticcio di travi principali tipo "americana" a sezione rettangolare collegate fra loro e travi secondarie a sezione "piatta" e si volesse fare un modello ad elementi finiti della struttura; si trovano in genere delle schede tecniche in cui sono fornite le proprietà inerziali della trave reticolare? ...

INERZIA DELLE TRAVI
Io non ho mai considerato l'inerzia della trave americana completa formata dai 4 correnti.
Ho sempre considerato le singole aste formate da tubi la cui inerzia è Jx=3,14*(D^4-d^4)/64.

MODELLAZIONE
La modellazione di un palco considerando le singole aste sembra molto complessa, ma non è così.
Questo perchè i singoli elementi che la compongono sono modulari, per cui basta disegnare i moduli base (che sono pochi) per poi copiarli per comporre l'intero palco.
Dapprima disegno l'intero palco unifilare in Autocad, poi lo importo nel programma di calcolo e assegno le sezioni delle aste. Non è necessario calcolare area e inerzia della aste perchè lo fa il programma.
In questo modo si riescono a calcolare palchi apparentemente molto complessi.
Trasmetto, ad esempio, la sequenza operativa per calcolare il palco delle veline di Mediaset nel 2012

Modello unifilare Autocad (magari a diverso colore per evidenziare i moduli
modello Autocad.jpg

Importazione nel programma di calcolo e assegnazione aste
Veline1.jpg

Applicazione dei carichi mediante rivestimenti (in Robot) oppure con l'elemento solaio (in Modest) o elemento che distribuisce i carichi di superficie alle aste sottostanti (per altri programmi).

Veline2.jpg

Calcolo e visualizzazione degli sforzi
Veline3.jpg

E, quindi verifica della aste.
Ciao
 
... nel caso in cui la copertura sia formata da un graticcio di travi principali tipo "americana" a sezione rettangolare collegate fra loro e travi secondarie a sezione "piatta" e si volesse fare un modello ad elementi finiti della struttura; si trovano in genere delle schede tecniche in cui sono fornite le proprietà inerziali della trave reticolare? ...

INERZIA DELLE TRAVI
Io non ho mai considerato l'inerzia della trave americana completa formata dai 4 correnti.
Ho sempre considerato le singole aste formate da tubi la cui inerzia è Jx=3,14*(D^4-d^4)/64.

MODELLAZIONE
La modellazione di un palco considerando le singole aste sembra molto complessa, ma non è così.
Questo perchè i singoli elementi che la compongono sono modulari, per cui basta disegnare i moduli base (che sono pochi) per poi copiarli per comporre l'intero palco.
Dapprima disegno l'intero palco unifilare in Autocad, poi lo importo nel programma di calcolo e assegno le sezioni delle aste. Non è necessario calcolare area e inerzia della aste perchè lo fa il programma.
In questo modo si riescono a calcolare palchi apparentemente molto complessi.
Trasmetto, ad esempio, la sequenza operativa per calcolare il palco delle veline di Mediaset nel 2012

Modello unifilare Autocad (magari a diverso colore per evidenziare i moduli
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Importazione nel programma di calcolo e assegnazione aste
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Applicazione dei carichi mediante rivestimenti (in Robot) oppure con l'elemento solaio (in Modest) o elemento che distribuisce i carichi di superficie alle aste sottostanti (per altri programmi).

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Calcolo e visualizzazione degli sforzi
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E, quindi verifica della aste.
Ciao
Grazie Mille Betoniera !!!!
che bel lavoro :)
 
Non mi è mai capitato un calcolo con strutture in alluminio e il mio SW non credo abbia i parametri già impostati.
Quindi dovendo fare riferimento all'Eurocodice è sufficiente inserire nel SW il materiale alluminio e in aggiunta variare i coefficienti di sicurezza?
 
... nel caso in cui la copertura sia formata da un graticcio di travi principali tipo "americana" a sezione rettangolare collegate fra loro e travi secondarie a sezione "piatta" e si volesse fare un modello ad elementi finiti della struttura; si trovano in genere delle schede tecniche in cui sono fornite le proprietà inerziali della trave reticolare? ...

INERZIA DELLE TRAVI
Io non ho mai considerato l'inerzia della trave americana completa formata dai 4 correnti.
Ho sempre considerato le singole aste formate da tubi la cui inerzia è Jx=3,14*(D^4-d^4)/64.

MODELLAZIONE
La modellazione di un palco considerando le singole aste sembra molto complessa, ma non è così.
Questo perchè i singoli elementi che la compongono sono modulari, per cui basta disegnare i moduli base (che sono pochi) per poi copiarli per comporre l'intero palco.
Dapprima disegno l'intero palco unifilare in Autocad, poi lo importo nel programma di calcolo e assegno le sezioni delle aste. Non è necessario calcolare area e inerzia della aste perchè lo fa il programma.
In questo modo si riescono a calcolare palchi apparentemente molto complessi.
Trasmetto, ad esempio, la sequenza operativa per calcolare il palco delle veline di Mediaset nel 2012

Modello unifilare Autocad (magari a diverso colore per evidenziare i moduli
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Importazione nel programma di calcolo e assegnazione aste
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Applicazione dei carichi mediante rivestimenti (in Robot) oppure con l'elemento solaio (in Modest) o elemento che distribuisce i carichi di superficie alle aste sottostanti (per altri programmi).

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Calcolo e visualizzazione degli sforzi
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E, quindi verifica della aste.
Ciao
Ciao Betoniera,
una domanda: i correnti sono modellati con continuità e, quindi, sono anche inflessi?
 
Quindi dovendo fare riferimento all'Eurocodice è sufficiente inserire nel SW il materiale alluminio e in aggiunta variare i coefficienti di sicurezza?
I coefficienti di sicurezza non cambiano.
Ci sono però alcune riduzioni di resistenza per tenere conto delle saldature che, per l'alluminio, sono particolarmente gravose.
Inoltre l'alluminio ha il modulo elastico 700000 kg/cm3 che è circa 1/3 quello dell'acciaio.
Ne deriva che le deformazioni sono circa 3 volte quelle dell'acciaio.

i correnti sono modellati con continuità e, quindi, sono anche inflessi?
I correnti sono anche inflessi.
Ma, essendo la struttura una reticolare spaziale, i momenti flettenti risultano molto contenuti.
Ovviamente se ci sono dei carichi rilevanti nel mezzo dell'asta anzichè nei nodi, questa avrà un momento flettente non trascurabile.
E' un pò quello che succede con le capriate reticolari che, se caricate nei nodi, si possono considerare come aste incernierate perchè i momenti nei nodi sono bassi.
Ciao
 
i correnti sono modellati con continuità e, quindi, sono anche inflessi?
I correnti sono anche inflessi.
Grazie Beto,
ma in questo caso la lunghezza critica (per la valutazione CHI) Lcr su quale lunghezza la valuti?
Hai fatto l'analisi di biforcazione dell'equilibrio e usato la formula inversa?
 
Questo è un argomento spinoso che varrebbe la pena approfondire.
Nelle travature reticolari spaziali la lunghezza di libera inflessione è la distanza tra due ritegni, cioè il tratto libero del corrente tra una diagonale e l'altra.
Per cui Lo=L e non 0,5*L come si potrebbe pensare a prima vista in considerazione della continuità dell'asta.
Ma se si tratta di una travatura reticolare piana la lunghezza di libera inflessione è pari alla lunghezza di tutta la trave finchè non c'è un ritegno trasversale.
Quindi un'asta può avere 2 lunghezze di inflessione diverse in direzione X e in direzione Y.
Poi c'è un problema di instabilità complessiva dell'intera americana.
Si deve tenere presente che il tetto di un palco può essere collocato a 16-18 m dal piano del palco.
Poi c'è il problema delle imperfezioni geometriche.
Quando si monta il palco le colonne reticolari oscillano con spostamenti dell'ordine di 20, 30 cm.
A questo si deve aggiungere che il vento è estremamente variabile e supera spesso la velocità di riferimento.
Nella zona di milano, ad esempio, la velocità di riferimento è 25 m/sec che equivale a 90 km/h.
Eventualmente ne parliamo più in dettaglio in un altro post.
In ogni modo, a mio avviso:
- queste strutture non hanno il livello di sicurezza delle costruzioni. Hanno una pericolosità intrinseca.
- per vento superiore a 70 km/h occorre abbandonare ed evacuare la struttura ed, eventualmente tagliare le funi che reggono i teli.
- occorre una adeguata plintatura. Sono andato a rivedere la relazione di calcolo. Il palco delle veline viaggiava con 12000 kg di zavorra.

Mi hanno riferito che una delle tappe del tour delle veline era Cesenatico sul mare dove, durante le riprese, si è abbattuta una bufera di vento e grandine che ha danneggiato macchine abitazioni e vetri.
Il palco, come da istruzioni, è stato abbandonato e le riprese interrotte.
Il palco ha comunque resistito alla bufera.
Ma l'importante è che si abbandoni la struttura perchè, ripeto, il livello di sicurezza di queste strutture è basso e non è paragonabile ad una costruzione ordinaria.
Ciao.
 
Ultima modifica:
è corretto non effettuare l'analisi simica se la struttura avrà vita nominale inferore ai 2 anni ?
Sì è corretto

ad esempio per il sollevamento della copertura sarebbe sufficiente un coefficiente moltiplicativo dei pesi propri tipo 1.35
Io applicavo 1,2.
E' importante che durante il sollevamento non ci sia sotto nessuno.
Il sollevamento, in ambito spettacolo, avviene con motori elettrici che poi possono essere bloccati a sollevamento avvenuto. Per la sicurezza è meglio mettere una ulteriore fune lenta che interviene in caso di sblocco motore.

in genere su una copertura appesa all'interno di un edificio quali carichi accidentali si possono considerare ?
La copertura, in gergo spettacolo, si chiama tetto.
Sul tetto si arrampicano gli operai per installare luci e impianti (che dovrebbero essere montati a terra).
Bisogna tenere conto di questi carichi.
ATTENZIONE: Occorre controventare le strutture anche in assenza di carichi orizzontali.
In ambito spettacolo le funi a X vengono fortemente osteggiate da quelli che fanno riprese televisive. Insistete perchè vengano messe.

nel calcolo delle connessioni, ad esempio con spigot, spine e coppiglie si può fare riferimento solo alle schede dei produttori
Si deve fare riferimento alle schede dei produttori perchè quelle prescrizioni sono più restrittive rispetto ai risultati del calcolo.
Ciao
Ciao Betoniera,
intanto grazie per la tua presenza in questo forum, ci dai sempre aiuti e spunti di riflessione interessanti!
Volevo chiederti: perchè tali strutture occorre controventarle anche in assenza di carichi orizzontali? c'è un motivo "normativo" o di "sicurezza" statica.

Grazie
 
Ciao Betoniera,
intanto grazie per la tua presenza in questo forum, ci dai sempre aiuti e spunti di riflessione interessanti!
Volevo chiederti: perchè tali strutture occorre controventarle anche in assenza di carichi orizzontali? c'è un motivo "normativo" o di "sicurezza" statica.

Grazie
in via puramente e totalmente teorica se non ci sono componenti di azioni (interne ed esterne) orizzontali, da scienza delle costruzioni non servirebbe controventare. però basta un soffio di vento, un montante montato un filo strapiombato. qualche elemento non perfettamente rettilineo e con un po' di difetti di produzione, ed ecco che si instaura uno stato di sforzo che necessita di essere controventato (o contrastato con nodi rigidi, dipende dallo schema scelto, ma in genere in questi casi si controventa)
 
... nel caso in cui la copertura sia formata da un graticcio di travi principali tipo "americana" a sezione rettangolare collegate fra loro e travi secondarie a sezione "piatta" e si volesse fare un modello ad elementi finiti della struttura; si trovano in genere delle schede tecniche in cui sono fornite le proprietà inerziali della trave reticolare? ...

INERZIA DELLE TRAVI
Io non ho mai considerato l'inerzia della trave americana completa formata dai 4 correnti.
Ho sempre considerato le singole aste formate da tubi la cui inerzia è Jx=3,14*(D^4-d^4)/64.

MODELLAZIONE
La modellazione di un palco considerando le singole aste sembra molto complessa, ma non è così.
Questo perchè i singoli elementi che la compongono sono modulari, per cui basta disegnare i moduli base (che sono pochi) per poi copiarli per comporre l'intero palco.
Dapprima disegno l'intero palco unifilare in Autocad, poi lo importo nel programma di calcolo e assegno le sezioni delle aste. Non è necessario calcolare area e inerzia della aste perchè lo fa il programma.
In questo modo si riescono a calcolare palchi apparentemente molto complessi.
Trasmetto, ad esempio, la sequenza operativa per calcolare il palco delle veline di Mediaset nel 2012

Modello unifilare Autocad (magari a diverso colore per evidenziare i moduli
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Importazione nel programma di calcolo e assegnazione aste
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Applicazione dei carichi mediante rivestimenti (in Robot) oppure con l'elemento solaio (in Modest) o elemento che distribuisce i carichi di superficie alle aste sottostanti (per altri programmi).

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Calcolo e visualizzazione degli sforzi
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E, quindi verifica della aste.
Ciao
Bel lavoro complimenti, immagino sarà anche zavorrato per contrastare il ribaltamento o il peso proprio e la sua configurazione riesce a non farti andare in trazione nessuna basetta di appoggio ?
 
... perchè tali strutture occorre controventarle anche in assenza di carichi orizzontali? c'è un motivo "normativo" o di "sicurezza" statica.
Ciao r.saccon, ciao a tutti
C'è sia un motivo normativo, sia un motivo di sicurezza.
Il motivo normativo è contenuto nel DM 2018 quando si parla di tenere in conto gli effetti del secondo ordine 4.1.1.4
Queste strutture sono estremamente insidiose per cui occorre calcolarle con molta prudenza.
Prendiamo ad esempio questa struttura sotto:
Tetto.jpg
Quando si montano le gambe, anche se gli appoggi sono in piano, succede che la sommità della reticolare oscilla rispetto alla verticale di 30, 40 cm.
In queste condizioni risulta che gli effetti del secondo ordine diventano preponderanti rispetto ai carichi centrati.
In pratica la struttura non è più quella calcolata ma è quella deformata i cui effetti sono tanto peggiori quanto più la struttura è deformata.
La controventatura contribuisce in modo sostanziale a limitare queste eccentricità.
Un discorso particolare, poi, c'è da fare sul vento.
Con le strutture temporanee è possibile calcolare il vento secondo la UNI EN 13782:2006 Strutture temporanee - Tende - Sicurezza.
Questa norma riduce di molto il carico da vento su queste strutture facendo leva sul fatto che le strutture temporanee restano installate per pochi giorni.
Niente di più sbagliato.
Quando arriva il vento, questo non fa distinzioni tra strutture calcolate secondo DM 2018 e strutture calcolate secondo UNI.
Il vento spazza via tutto quello che non resiste.
Inoltre c'è da tenere presente che la velocità del vento di norma (ad esempio per Milano è 90 km/h) viene ampiamente superata per molti giorni all'anno.
Bisogna poi aggiungere che l'incremento di pressione per l'aumento della velocità del vento non è lineare, ma è in scala logaritmica. Per cui se la velocità del vanto passa da 90 km/h a 100 km/h non si ha un incremento del 10% della pressione, ma dell'ordine del 50, 60%.
Insomma, sto cercando di evidenziare spunti di riflessione per chi calcola queste strutture perchè, lo ripeto, sono insidiose.
Ciao a tutti.
 
... perchè tali strutture occorre controventarle anche in assenza di carichi orizzontali? c'è un motivo "normativo" o di "sicurezza" statica.
Ciao r.saccon, ciao a tutti
C'è sia un motivo normativo, sia un motivo di sicurezza.
Il motivo normativo è contenuto nel DM 2018 quando si parla di tenere in conto gli effetti del secondo ordine 4.1.1.4
Queste strutture sono estremamente insidiose per cui occorre calcolarle con molta prudenza.
Prendiamo ad esempio questa struttura sotto:
Visualizza allegato 1639
Quando si montano le gambe, anche se gli appoggi sono in piano, succede che la sommità della reticolare oscilla rispetto alla verticale di 30, 40 cm.
In queste condizioni risulta che gli effetti del secondo ordine diventano preponderanti rispetto ai carichi centrati.
In pratica la struttura non è più quella calcolata ma è quella deformata i cui effetti sono tanto peggiori quanto più la struttura è deformata.
La controventatura contribuisce in modo sostanziale a limitare queste eccentricità.
Un discorso particolare, poi, c'è da fare sul vento.
Con le strutture temporanee è possibile calcolare il vento secondo la UNI EN 13782:2006 Strutture temporanee - Tende - Sicurezza.
Questa norma riduce di molto il carico da vento su queste strutture facendo leva sul fatto che le strutture temporanee restano installate per pochi giorni.
Niente di più sbagliato.
Quando arriva il vento, questo non fa distinzioni tra strutture calcolate secondo DM 2018 e strutture calcolate secondo UNI.
Il vento spazza via tutto quello che non resiste.
Inoltre c'è da tenere presente che la velocità del vento di norma (ad esempio per Milano è 90 km/h) viene ampiamente superata per molti giorni all'anno.
Bisogna poi aggiungere che l'incremento di pressione per l'aumento della velocità del vento non è lineare, ma è in scala logaritmica. Per cui se la velocità del vanto passa da 90 km/h a 100 km/h non si ha un incremento del 10% della pressione, ma dell'ordine del 50, 60%.
Insomma, sto cercando di evidenziare spunti di riflessione per chi calcola queste strutture perchè, lo ripeto, sono insidiose.
Ciao a tutti.
sottoscrivo ogni parola. per quel poco che mi è capitato di progettare palchi per concerti e manifestazioni, ogni volta c'è qualcuno che se ne esce con "ma tanto sta su per na settimana cosa vuoi che accada".

infatti quella settimana il vento si placa o il terreno fangoso dopo gli acquazzoni estivi, del campo dalle calcio comunale non crea problemi geotecnici. perché lo dice la norma uni.


le strutture temporanee sono davvero insidiose. sarà che ero presente all'Heineken quella volta del colpo di vento. ed ho visto la gente sotto le Americane; ma tratto con "rispetto reverziale " (forse anche eccessivo) le strutture temporanee.

grazie mille betoniera comunque per la tua instancabile attività di condivisione sul forum
 
Quello che è successo al concerto Heineken a Mestre era un Downburst.
Prima di quell'evento non sapevo neppure cosa fosse.
E' un fenomeno raro che si manifesta nelle località di mare.
L'aria precipita improvvisamente e verticalmente da 10000 m, impatta al suolo con venti a 140 km/h spazzando via tutto quello trova in un'area molto piccola.
Dopo 3 minuti, tutto finisce e si vedono alberi con tronco da 50 cm sradicati, tetti volati, gru e container ribaltati.
E' raro, ma nella zona di Venezia ogni tanto succede.
Ciao a tutti.

Downburst.jpg
 
Quello che è successo al concerto Heineken a Mestre era un Downburst.
Prima di quell'evento non sapevo neppure cosa fosse.
E' un fenomeno raro che si manifesta nelle località di mare.
L'aria precipita improvvisamente e verticalmente da 10000 m, impatta al suolo con venti a 140 km/h spazzando via tutto quello trova in un'area molto piccola.
Dopo 3 minuti, tutto finisce e si vedono alberi con tronco da 50 cm sradicati, tetti volati, gru e container ribaltati.
E' raro, ma nella zona di Venezia ogni tanto succede.
Ciao a tutti.

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posso chiedere il riferimento bigliografico da dove è tratta l'immagine. vorrei approfondire, ammetto di essere non proprio studiatissimo in materia
 
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