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Questo è uno degli argomenti non trattato delle NTC che invece, a mio avviso, riveste molta importanza.
L'ancoraggio delle barre con resina è molto diffuso nell'edilizia e, per questo, meriterebbe molta attenzione.
Vero è che tutti i produttori di resine forniscono tabelle di impiego e istruzioni per l'uso.
Ma, spesso, chi non ha molta esperienza si limita ad esaminare la prima tabella fornita che indica la resistenza lato acciaio delle barre.
leggendo con più attenzione, si scopre che la resistenza di questi giunti è drasticamente ridotta dalle tabelle successive per:
- distanza dal bordo.
- presenza e vicinanza di altre barre.
- profondità di ancoraggio.
Così si scopre che:
- una barra d 20 mm posta a meno di 9 cm dal bordo non porta nulla
- una barra d 20 mm, ancorata per 20 cm, ha una resistenza di 15000 kg lato acciaio, ma resiste ad appena 3000 kg lato calcestruzzo.
- quella resistenza va poi ridotta ulteriormente per la vicinanza di altre barre e, comunque, non è garantita se il cls è fessurato.
Quando un calcolatore scopre queste cose, si fa prendere dal panico e capisce che la resina non è una panacea, ma va trattata con attenzione e anche con una certa diffidenza.
In ogni modo, c'è bisogno di opportune verifiche per capire con la maggiore precisione possibile quale è la resistenza di una giunzione fatta con resina.
Ci viene in aiuto la Hilti che ha pubblicato nel suo manuale (2005) un metodo denominato esatto che calcola la resistenza delle barre filettate ancorate con resina tenendo conto di questi fattori ed evidenzia alcune prescrizioni inderogabili come la distanza dal bordo.
Recentemente mi è capitato di dover ancorare con resine un totem pubblicitario alto 14 m.
E' evidente che con strutture del genere non si può scherzare.
Riporto la schermata di un foglio di calcolo che riproduce le verifiche eseguite e che può essere utilizzato come traccia di calcolo.
Ciao a tutti, alla prossima
L'ancoraggio delle barre con resina è molto diffuso nell'edilizia e, per questo, meriterebbe molta attenzione.
Vero è che tutti i produttori di resine forniscono tabelle di impiego e istruzioni per l'uso.
Ma, spesso, chi non ha molta esperienza si limita ad esaminare la prima tabella fornita che indica la resistenza lato acciaio delle barre.
leggendo con più attenzione, si scopre che la resistenza di questi giunti è drasticamente ridotta dalle tabelle successive per:
- distanza dal bordo.
- presenza e vicinanza di altre barre.
- profondità di ancoraggio.
Così si scopre che:
- una barra d 20 mm posta a meno di 9 cm dal bordo non porta nulla
- una barra d 20 mm, ancorata per 20 cm, ha una resistenza di 15000 kg lato acciaio, ma resiste ad appena 3000 kg lato calcestruzzo.
- quella resistenza va poi ridotta ulteriormente per la vicinanza di altre barre e, comunque, non è garantita se il cls è fessurato.
Quando un calcolatore scopre queste cose, si fa prendere dal panico e capisce che la resina non è una panacea, ma va trattata con attenzione e anche con una certa diffidenza.
In ogni modo, c'è bisogno di opportune verifiche per capire con la maggiore precisione possibile quale è la resistenza di una giunzione fatta con resina.
Ci viene in aiuto la Hilti che ha pubblicato nel suo manuale (2005) un metodo denominato esatto che calcola la resistenza delle barre filettate ancorate con resina tenendo conto di questi fattori ed evidenzia alcune prescrizioni inderogabili come la distanza dal bordo.
Recentemente mi è capitato di dover ancorare con resine un totem pubblicitario alto 14 m.
E' evidente che con strutture del genere non si può scherzare.
Riporto la schermata di un foglio di calcolo che riproduce le verifiche eseguite e che può essere utilizzato come traccia di calcolo.
Ciao a tutti, alla prossima