Verifica muratura a seguito di inserimento soppalco putrelle e tavelloni

G.E.

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2-5
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  1. Campania
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Soft. strutture
  1. EdiLus
Salve, mi trovo a sostituire un vecchio soppalco realizzato con un solaio latero cemento.
Al fine di alleggerire e di essere il meno invasivo possibile, avevo pensato di realizzare il nuovo soppalco con putrelle e tavelloni; è corretto secondo voi, verificare la muratura, a seguito dell'intervento, per carichi concentrati? Ossia con la formula dell' EC 6, e cioè:
NEdc <= NRdc essendo NEdc = taglio della singola putrella che costituisce il soppalco ; NRdc = Area di impronta putrella * resistenza a compressione muratura (a vantaggio di sicurezza pongo il coeff. Beta pari a 1).

Grazie a chi risponderà.
 
Salve, mi trovo a sostituire un vecchio soppalco realizzato con un solaio latero cemento.
Al fine di alleggerire e di essere il meno invasivo possibile, avevo pensato di realizzare il nuovo soppalco con putrelle e tavelloni; è corretto secondo voi, verificare la muratura, a seguito dell'intervento, per carichi concentrati? Ossia con la formula dell' EC 6, e cioè:
NEdc <= NRdc essendo NEdc = taglio della singola putrella che costituisce il soppalco ; NRdc = Area di impronta putrella * resistenza a compressione muratura (a vantaggio di sicurezza pongo il coeff. Beta pari a 1).

Grazie a chi risponderà.
Sì è corretto ma la verifica locale è da aggiungersi a tutte le altre verifiche globali

Per la verifica locale influisce la distanza dai bordi e la possibilità di sviluppare un cono di tensioni (formulazione ec6)
 
Sì è corretto ma la verifica locale è da aggiungersi a tutte le altre verifiche globali

Per la verifica locale influisce la distanza dai bordi e la possibilità di sviluppare un cono di tensioni (formulazione ec6)
Ciao Paolo, e grazie per la risposta. Parliamo di un intervento locale.
 
Ciao Paolo, e grazie per la risposta. Parliamo di un intervento locale.
Ok ma comunque il pannello murario, nella sua "interezza/globalità" va verificato a snellezza, carichi statici (per esempio col metodo phi del capitolo4) oltre che va verificato che non vari di molto lo sforzo normale gravante, in quanto anche il momento resistente membranale in caso di sisma ne risentirebbe.
anche se progettiamo interventi locali, citando John Burland, la natura se ne fotte e fa quello che le pare. Quindi il setto murario sarà comunque inserito in una compagine più ampia. Che certamente avrà una sua "iperstaticità" intrinseca, sarà in grado di redistribuire ai Setti vicini (se collegati e con un diaframma sufficientemente rigido), però comunque una qualche valutazione la farei
 
La verifica ai carichi concentrati è obbligatoria, ma ovviamente non è l'unica da fare. Di prassi si fa fsd= Vsd/A e si verifica che la tensione ultima (SLU andamento rettangolare) sia inferiore a fyk/FCxgammaM (dove fc 1.35 e gamma M 3) e la fyk delal muratura è definita in accordo alle tabelle ed indicazioni di NTC e relativa circolare. Presumo che non si siano grossi pronblmei nella verifica, qualora fossero basta alalrgare la base di appoggio delle travi in acciaio (es baggiolo in mattoni pieni)
 
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