Imperfezioni

Mattymecc

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  1. Emilia-Romagna
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Soft. strutture
  1. Straus7
Ciao a tutti, vorrei riprendere un argomento di cui ho già parlato in parte nella discussione che ho aperto riguardo all'analisi globale.
Le imperfezioni.
L'eurocodice 3 prescrive di tenerne conto praticamente sempre, ma fornisce indicazioni solo per quanto riguarda i telai, in particolare per la tolleranza di verticalità delle colonne, che permette di modellare direttamente oppure attraverso carichi orizzontali equivalenti.
Mi chiedo cosa si debba fare per strutture particolari o speciali. Penso ad esempio ai ponteggi modellati da Betoniera.
Su alcuni forum americani e su un sito (di cui però ora non trovo il link, dopo lo posterò) se non ho capito male, propongono di adottare come imperfezione la prima deformata critica, derivante da un'analisi di buckling, della struttura.
A parere mio potrebbero/dovrebbero esistere cose più semplici. Come si fa nella pratica?
Si sta abbondanti con i coefficienti di sicurezza? Si aumentano di una percentuale i carichi orizzontali?
Grazie
 
Ciao a tutti, vorrei riprendere un argomento di cui ho già parlato in parte nella discussione che ho aperto riguardo all'analisi globale.
Le imperfezioni.
L'eurocodice 3 prescrive di tenerne conto praticamente sempre, ma fornisce indicazioni solo per quanto riguarda i telai, in particolare per la tolleranza di verticalità delle colonne, che permette di modellare direttamente oppure attraverso carichi orizzontali equivalenti.
Mi chiedo cosa si debba fare per strutture particolari o speciali. Penso ad esempio ai ponteggi modellati da Betoniera.
Su alcuni forum americani e su un sito (di cui però ora non trovo il link, dopo lo posterò) se non ho capito male, propongono di adottare come imperfezione la prima deformata critica, derivante da un'analisi di buckling, della struttura.
A parere mio potrebbero/dovrebbero esistere cose più semplici. Come si fa nella pratica?
Si sta abbondanti con i coefficienti di sicurezza? Si aumentano di una percentuale i carichi orizzontali?
Grazie
Applicare come imperfezioni le forme modali è una cosa tipica dell'analisi di silos o comunque strutture non a travi ma a lamiere e Shell.
Le forme modali però sono appunto autovettori a mano di una costante (lba). Bisogna dire quando si richiede al software di modificare la geometria dei nodi, come normalizzare il vettore dei modi propri di buckling.
 
Ecco i link:
Tutto quello che ho appena detto si riferisce appunto alle chiacchere fatte con il buon Lukas. Consiglio a tutti il suo blog
 
Grazie per le indicazioni paolo.scarparo, per le travi allora come si procede?
 
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