solaio anni 65 luci importanti

peremme

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5
Professione
  1. Lib. prof.
Anni esperienza
10-20
Regione
  1. Friuli-Venezia Giulia
CAD/BIM
  1. Archicad
  2. Autocad
  3. Revit
Soft. strutture
  1. Nessuno
Buongiorno a tutti.
Scrivo a titolo "accademico" come gia detto nella presentazione, sono architetto, le strutture rientrano (purtroppo) marginalmente nel mio campo di applicazione, cerco però di colmare come e quando posso tali lacune.
Sempre a titolo "accademico" vorrei proporre due quesiti su una abitazione di cui ho fatto da poco un sopralluogo, non ci saranno interventi nell'immediato da fare, probabilmente nemmeno in un futuro a detta dei proprietari, ma sono due bei casi studio per me, in cui ho fatto alcune riflessioni a tempo perso, diciamo.
Edificio costruito verso la metà degli anni 60; ha subito indenne il sima del 76 in Fvg, nessuna problematica a differenza delle case limitrofe (il paese è stato tra quelli più colpiti).
Edificio formato da due piani, di dimensioni circa 7*11m in muratura portante (solo in un fronte sono presenti due pilastri per le ampie vetrate presenti), per quanto visto e scarificato con buoni ammorsamenti d'angolo. copertura a due falde a impluvio in laterocemento, l'impluvio e sorretto da una trave che scarica ai lati e tramite una colonna 35*35 in mattoni pieni che fa i 2 piani.
Non sono presenti elaborati strutturali poichè andati persi.
Quello che mi ha lasciato supito è il solaio di interpiano: la campata è di 7 metri (direzione di orditura solaio). Il solaio è composto da travetti in precompresso altezza 9 cm armati con trefoli da 3*2mm: 3 inferiori (2 nelle ali e uno al centro) e uno superiore. Le pignatte passo 50 hanno altezza 24, sopra c'è una solettina di 5 cm, superiormente sabbia+parquet per 4 cm, ma di questo non ci interessa molto. La solettina superiore non so se è armata, dove hanno fatto delle piccole spaccature per passaggio corrugati non sono stati rinvenuti mai ferri. La soletta al piano inferiore (simile per tipologia, ma con campate piu esigue presenta alcuni ferri lisci nella cappa, quindi presumo che ci siano pure li).
Su tale solaio, fino a poco tempo fa inoltre gravavno anche il peso di tramezze divisorie di locali, ora demolite.
Il solaio presenta ridotte vibrazioni al calpestio, se non saltando in cui si percepiscono bene, non ha frecce e non presenta lesioni di alcun genere...
Volendo ipotizzare un intervento di rinforzo, sapendo che all'intradosso risulta impossibile (è presente una unica stanza di circa 50mq con vetrate a tutta altezza) quale intervento potrebbe essere idoneo (con ovviamente un risvolto tecnnico economico fattibile)? una classica cappa collaborante? i connettori tipo centro storico Leca, che siano "fisici" tramite connettori meccanici o chimici tramite adesivi, come riportati sul sito, possono essere una valida soluzione?
Immagino che la posa di una trave all'intradosso, oltre che tecnicamente difficile (dovrebbe coprire 8 metri di vano) risulterebbe noiosa per la generazione di momenti negativi, corretto?

approfitto per chiedere ancora una cosa, sempre stesso lotto è presente un deposito: rimessa al piano inferiore granaio al piano superiore.
Struttura in blocchi in cemento su 3 lati, pilastrini sul 4o lato. sempre il solaio di interpiano è la cosa che mi meraviglia: spessore totale 5cm! soletta "monolitica" all'intradosso si vedono i panelli di armatura messi alla bene e meglio, sopra nulla. anche li, dai fori fatti per appendere diverse cose mai trovato un ferro (qualcosa ovviamente ci sarà ma non grandi cose) dimensioni circa 4*5metri. qui la flessione è bella evidente: il soalaio al centro ha 1.5 / 2 cm di freccia... camminado sopra vibra notevolmente (ci mancherebbe non fosse cosi).
Anch'esso rimasto indenne al sisma.
Sempre ipotizzando un miglioramento, non dico anche a livello normativo, ma quantomeno un miglioramento rispetto a quanto ora presente, l'uso
dei travetti in legno lamellare, con passo diciamo di 1/1.5metri, fissate alle pareti perimetrali con dei bicchieri (lasciando un piccolo giunto di dilatazione in modo da evitare martellamenti) e andando a spessorare nei punti in cui c'è il vuoto tra trave e solaio (altrimenti poggerebbe solo in mezzeria) ptrebbero migliorare la tenuta statica del solaio?

Grazie a tutti
 
le case esistenti restano indenni al sisma perché poggiano su un terreno decente (cioè non ci sono amplificazioni) hanno forme regolari (cioè baricentri di massa e rigidezza molto vicini) e sono soggette a carichi non elevati.

ovviamente le modalità di costruzione e di progettazione (o non progettazione) dell'epoca le rendono maggiromente vulnerabili, ma sono cose che si sanno

un solaio in latero cemento è difficine da consolidare, perché di fatto tutto questo aumento delle sezione resistente è molto empirico, le varie case produttrici ovviamente celebrano i loro prodotti, ma ricordiamoci che era la stessa cosa 60 anni fa con i primi solai in laterizio, solo molto dopo s'è scoperto che non era vero.

ora consolidarlo con resione e cappa sopra ok, ma diventa più pesante e quindi va alleggrrito nelle successive finiture in mod da avere pesi permanenti svrapponibili a quelli esistenti, ma si lavora all'estradosse, un'altra alternativa è quella di inserire dei rompitratta e quindi si lavorerebbe all'intradosso ma ovviamente a danno degli spazi... altre alternative non ce ne sono.

per il secondo caso l'unica cosa fattibile è l'intera sostituzione dell'orizzontamento
 
Grazie per l'esauriente risposta.
Sempre a titolo "academico" a bruciapelo, (come detto non si farà nulla di quanto descritto, è per mia conoscenza) tralasciando i rompitratta all'intradosso; la "cappa" o resina, in un caso del genere, la faresti o sarebbe un intervento con una bassa proabilità di successo?
 
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