Presuppone la preesistenza del manufatto e la conservazione delle sue parti anche strutturali, tuttavia la manutenzione straordinaria non può incidere sul carico urbanistico, comportare cambi di destinazione d’uso, modifiche di prospetto, di sagoma e delle volumetrie.
Nel Testo Unico per l’Edilizia D.P.R. 380/01 è espressamente prevista la categoria di intervento, e si suddivide in due tipologie dopo le modifiche introdotte dal Decreto ‘Scia 2’.